STATUETTA DI HORUS IN BRONZO

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PERIODO: 664-332 a.C.

DIMENSIONI: Altezza 23 cm, Lunghezza 17 cm

NOTE: Corrosioni, incrostazioni

DESCRIZIONE:

Periodo Tardo, XXVI Dinastia. Statuetta in bronzo raffigurante il dio Horus nella sua forma di falco, stante con le ali ripiegate sulla schiena e la lunga coda piumata distesa. Indossa lo Pschent, la doppia corona dell’alto e del basso Egitto. La testa ha grandi occhi rotondi e becco appuntito, i dettagli anatomici sono resi con accuratezza: la pelle rugosa delle zampe e il folto piumaggio delle ali e della coda finemente inciso. Ex Vermot e Associes 2015, collezione privata belga.

Il culto di Horus è attestato dal periodo predinastico (3100 a.C.), grazie alla rappresentazione di un falco nella stele del re serpente Djet, fino all’epoca romana quando il suo culto viene unito a quello della madre Iside. In epoca predinastica si ebbero, con molta probabilità, diverse divinità falco la più importante delle quali era il dio-falco venerato nell’Alto Egitto. Quando i sovrani del Basso Egitto unificano le Due Terre, Horus assume il carattere di Unificatore dell’Alto e Basso Egitto. Il sovrano egizio è considerato la personificazione di Horus, ossia l’Horo vivente; la prima tra le molte titolature che identificano un sovrano dell’Egitto è il serekht ossia il nome-Horo caratterizzato appunto dal falco

Dichiarato alla Soprintendenza Archeologica di Bologna 115/2019

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